PERCHÈ UN CENTRO STUDI

L’obbiettivo perseguito dal CENTRO STUDI “Teilhard de Chardin per il futuro dell’uomo” è quello di continuare a tenere viva e sonora la profonda eco di ricerca e studio, parte del prezioso ed originalissimo patrimonio lasciatoci in eredità dal padre gesuita francese Pierre Teilhard de Chardin – che caratterizza l’abbraccio rinascimentale tra uomo, natura e spiritualità.

TEMA DEL MESE...

La nostra speranza

LO STUDIO COME “ATTO DI SPERANZA”

NELLE PAROLE DEL NEO CARDINALE TIMOTHY RADCLIFFE

(teologo, già superiore dei Domenicani)

[da AVVENIRE, 3.12.2024…]

Leggendo le sue riflessioni mi ha colpito la definizione dello studio come atto di speranza. Spesso noi guardiamo al teologo come a una figura distante. Lei invece lo definisce «un mendicante che sa come ricevere i doni del tutto gratuiti del Signore».

Gli uomini sono stati definiti “esseri in cerca di significato”. Desideriamo soprattutto che le nostre vite abbiano un senso. Václav Havel, il drammaturgo diventato presidente della Repubblica Ceca ha detto che la nostra speranza non è pensare che tutto andrà bene ma che le nostre esistenze hanno un significato. In questo senso lo studio rappresenta molto più che acquisire qualifiche per poter trovare lavoro. Dalla fisica alla biologia, dalla letteratura alla poesia, dalla storia alla psicologia, tutto lo studio è orientato a capire chi siamo e perché esistiamo. I cristiani credono che il senso della vita sia pienamente rivelato nella Parola fatta carne, Gesù che ha trionfato sulla morte e sull’odio. Ma comprendiamo Lui e il significato delle nostre vite con l’aiuto di quanti abbiano la passione di capire, siano essi scienziati o registi o amanti della natura. Credo che chiunque voglia appassionatamente capire, sia sulla via di Dio. Alla fine, la nostra speranza è che, come diceva San Paolo, «conosceremo perfettamente come anche noi siamo conosciuti» (1 Corinzi 13,12). Perché vedremo l’Amore Divino nella visione beatifica, che è il significato ultimo di tutto.

Avvenire martedì 3 dicembre 2024

Teilhard de Chardin

Teilhard de Chardin scrive:

Una grande speranza, prima di tutto. Essa deve nascere spontaneamente nella nostra anima generosa in presenza dell'opera prevista; ed essa rappresenta anche lo slancio essenziale senza il quale nulla si farà. Un gusto appassionato di crescere, di essere, ecco quello che ci occorre. Indietreggino i pusillanimi e gli scettici, i pessimisti e i tristi, gli affaticati e gli immobilisti! La Vita è perpetua scoperta. La Vita è movimento.

ULTIMA SEGNALAZIONE

SEGNALAZIONE 47

TEILHARD: VISIONARY SCIENTIST a cura di L. M. B. Una dozzina di anni fa, due persone appassionate del pensiero di Teilhard de Chardin – gli statunitensi Frank and Mary Frost – progettarono di realizzare un documentario sulla sua vita, con il supporto finanziario e tecnico di parecchie persone. Il filmato, da novembre 2024, è disponibile in lingua inglese all’indirizzo sottostante: https://www.pbs.org/video/teilhard-visionary-scientist-pt9dc1/ Per vedere il documentario LINK ESTERNO home SEGNALAZIONI

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IN VETRINA

Così pregava TEILHARD DE CHARDIN

COSÌ PREGAVA TEILHARD DE CHARDIN A cura di Centro Studi “Teilhard de Chardin per il futuro dell’uomo” Testi raccolti e tradotti da Annamaria Tassone Bernardi Postfazione di Paolo Trianni Nel promulgare il Giubileo della Speranza per l’anno 2025, papa Francesco ha indicato come tappa per il 2024 il tema della preghiera, dimensione costitutiva della vita spirituale del cristiano. Il Centro Studi “Teilhard de Chardin per il futuro dell’uomo” intende concorrere con la presente pubblicazione a questo sforzo corale dell’intera Chiesa. Occorre tener presenti le inquietudini del nostro difficilissimo tempo, che interrogano le coscienze in ordine al senso della preghiera oggi; un interrogativo serio, per il quale può apportare un fecondo contributo proprio la preghiera

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Ultimo saggio

La pace come fine universale per la felicità dell’uomo. Da Francesco d’Assisi a Dante Alighieri

di Alessandro Ghisalberti Scrivo queste pagine sulla pace in un momento di difficoltà per la mia prospettiva di credente e per la mia vita dedicata alla riflessione filosofica, nel contesto delle guerre che, dal febbraio 2022 e poi dal 7 ottobre 2023, continuano ad angosciare le menti e i cuori. La maturazione della convinzione che il Vangelo imponga una opzione pacifista è avvenuta in me, in consonanza con il  mondo cattolico pensante, con la crescita della convinzione che nessuna guerra è giusta e che la pace viene prima della guerra: il pacifismo belligerante è stato giustamente definito un “pericoloso ossimoro”, quello che in filosofia chiamiamo una contraddizione in termini.

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CRONACHE TEILHARDIANE

Il card. Raniero Cantalamessa cita Teilhard

a cura di LMB Da mensile Frate Indovino, n. 11 – 2023, p. 1 Presentando la recente Esortazione apostolica di papa Francesco, “Laudate Deum” (Lodate Dio), il Cardinale padre Raniero Cantalamessa, OFM Cap, esordisce affermando che “quella di papa Fracesco, insieme a quella di altri leader religiosi e uomini di scienza, è l’unica voce libera da interessi ideologici e nazionalistici (e perciò credibile!) che si leva oggi in difesa del creato, dell’umanità di domani e dei poveri di oggi: la storia gliene darà atto …”. Proseguendo nel suo commento, egli

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TESTIMONIANZE

Che cos’è per me pregare

di Annamaria Tassone   Parecchi anni fa, forse più di 20, attraversai un momento in cui le preghiere fatte da sola o in gruppo recitando formule abituali non riuscivano a farmi sentire in sintonia con il divino. Cominciai a guardare con attenzione dentro di me e poi riportai di getto una serie di considerazioni sui modi e nei quali la mia anima riusciva a cogliere momenti di misticismo che mi davano coraggio e gioia.Ritrovo oggi quello scritto e mi permetto di condividerlo perché, ancor più dopo

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(Incontro di presentazione del CSTDC)

07  maggio 2024

                                           Sezione dedicata con programma

A breve ci sarà la pubblicazione dei materiali utilizzati durante l’incontro che si è svolto presso l’istituto Sociale come da programma (vedi locandina).

RIVISTA

Il filo mai spezzato di una storia in evoluzione: così si potrebbe definire la retrospettiva in grado di spiegare la testata di questa Rivista.
Una storia, dunque, nel segno della continuità e della coerenza.