PERCHÈ UN CENTRO STUDI
L’obbiettivo perseguito dal CENTRO STUDI “Teilhard de Chardin per il futuro dell’uomo” è quello di continuare a tenere viva e sonora la profonda eco di ricerca e studio, parte del prezioso ed originalissimo patrimonio lasciatoci in eredità dal padre gesuita francese Pierre Teilhard de Chardin – che caratterizza l’abbraccio rinascimentale tra uomo, natura e spiritualità.
CONVEGNO DEL
21-22 Settembre 2024
Informazioni Iscrizioni Sezione dedicata Sezione MATERIALI
TEMA DEL MESE...
IL VALORE DELLA PREGHIERA DI PADRE TEILHARD
Come è noto, nella Compagnia di Gesù non tutti furono solidali con Teilhard.
Ma, tra quelli che lo sostenevano, vi fu un confratello che non si limitò a difenderlo dinanzi al Sant’Uffizio, ma che invece continuò a studiarne ed a propagarne l’opera.
Mi riferisco a padre Henri de Lubac sj, uno dei più autorevoli padri conciliari, poi nominato cardinale.
Ebbene: durante i lavori del Concilio, si svolgevano -accanto ed a latere delle assisi ufficiali- una miriade di contatti, incontri, convegni fra i padri conciliari.
Ne fa la cronaca l’ampio volume del giornalista francese Henri Fesquet nel suo ‘Diario del Concilio’ (Mursia, 1967): che narra quanto fosse amplificata l’eco del pensiero di Teilhard proprio grazie all’instancabile lavorio di De Lubac.
Ma -oltre all’approfondimento dei temi teologici- a lui va il merito di aver dedicato un intero volume proprio a come pregava Teilhard: “La preghiera di padre Teilhard” (Morcelliana 1965): in quel volume, che a Concilio appena concluso fece da apripista allo scavo delle dimensione squisitamente spirituale del gesuita francese che fu al tempo stesso scienziato e mistico, il grande teologo illustra la specificità di quella preghiera, portatrice di una spiritualità cosmica assai innovativa e anticipatrice dei tempi che si stavano preparando e di cui il Concilio fu un qualche modo l’annunciatore.
Grazie a quella prospettiva possiamo oggi assaporare meglio quelle preghiere, di cui si potranno trovare pagine inedite nel volume (si veda “IN VETRINA) che verrà presentato al convegno di Torino (21-22 Settembre p.v.), promosso dal CENTRO STUDI.
Teilhard de Chardin scrive:
"Più un'idea è grande e rivoluzionaria, più agli inizi incontra resistenze. Malgrado la quantità e l'importanza dei fatti che spiega, la nozione di Noogenesi è ancora lungi dall'aver acquistato diritto di cittadinanza definitiva nell'ambito della Scienza."
( L' avvenire dell'uomo, 1959, ed. Jaka Book, 2011, pag. 60)
Ultima segnalazione
SEGNALAZIONE 44
Cosa possiamo chiedere nella preghiera Avvenire lunedì 9 settembre 2024 di Riccardo Maccioni a cura di L. M. B. Spesso, anche se sembra un paradosso, non conosciamo bene neanche noi stessi. E quindi non sappiamo neppure cosa dovremmo desiderare. Per scoprirlo occorre uscire dal nostro piccolo mondo di riferimento, così da poterci osservare senza pregiudizi, in modo libero. Non a caso, parlando di vita dello spirito, si cresce nella misura in cui riusciamo a spogliarci delle nostre certezze, dei nostri sterili autocompiacimenti. Essere grandi significa farsi piccoli, liberare il posto occupato dal nostro egoismo per lasciare spazio al mistero. Ma la strada per arrivarci è lunga e spesso fatichiamo a vederla. In questa preghiera il monaco russo Filarete di Mosca richiama l’insegnamento evangelico secondo cui l’uomo non sa neppure cosa chiedere al Signore, perché ignora cosa sia meglio per lui. Per leggere l’articolo su AVVENIRE LINK ESTERNO home SEGNALAZIONI
IN VETRINA
Così pregava TEILHARD DE CHARDIN
COSÌ PREGAVA TEILHARD DE CHARDIN A cura di Centro Studi “Teilhard de Chardin per il futuro dell’uomo” Testi raccolti e tradotti da Annamaria Tassone Bernardi Postfazione di Paolo Trianni Nel promulgare il Giubileo della Speranza per l’anno 2025, papa Francesco ha indicato come tappa per il 2024 il tema della preghiera, dimensione costitutiva della vita spirituale del cristiano. Il Centro Studi “Teilhard de Chardin per il futuro dell’uomo” intende concorrere con la presente pubblicazione a questo sforzo corale dell’intera Chiesa. Occorre tener presenti le inquietudini del nostro difficilissimo tempo, che interrogano le coscienze in ordine al senso della preghiera oggi; un interrogativo serio, per il quale può apportare un fecondo contributo proprio la preghiera
Ultimo saggio
La mente non è un computer
di Angelo Tartabini Per il filosofo l’intelligenza artificiale non sarà mai come quella umana. I filosofi della mente, ma soprattutto neuroscienziati, psicologi, biologi e altri studiosi, dovrebbero riflettere, più di quanto abbiano fatto fino adora, sul pensiero di John Searle, un noto e controverso filosofo americano, originalissimo e contro corrente, e ancora attivo, nonostante la veneranda età di 92 anni. Non è indispensabile essere degli esperti della mente per affrontare i suoi ragionamenti, tra l’altro molto provocatori, ma, secondo il mio modesto parere, mai campati in aria. La filosofia della mente, dice Searle, dovrebbe costituire l’aspetto centrale della filosofia dei nostri tempi, mentre, di fatto, non lo è. Dopotutto
CRONACHE TEILHARDIANE
Il card. Raniero Cantalamessa cita Teilhard
a cura di LMB Da mensile Frate Indovino, n. 11 – 2023, p. 1 Presentando la recente Esortazione apostolica di papa Francesco, “Laudate Deum” (Lodate Dio), il Cardinale padre Raniero Cantalamessa, OFM Cap, esordisce affermando che “quella di papa Fracesco, insieme a quella di altri leader religiosi e uomini di scienza, è l’unica voce libera da interessi ideologici e nazionalistici (e perciò credibile!) che si leva oggi in difesa del creato, dell’umanità di domani e dei poveri di oggi: la storia gliene darà atto …”. Proseguendo nel suo commento, egli
TESTIMONIANZE
Che cos’è per me pregare
di Annamaria Tassone Parecchi anni fa, forse più di 20, attraversai un momento in cui le preghiere fatte da sola o in gruppo recitando formule abituali non riuscivano a farmi sentire in sintonia con il divino. Cominciai a guardare con attenzione dentro di me e poi riportai di getto una serie di considerazioni sui modi e nei quali la mia anima riusciva a cogliere momenti di misticismo che mi davano coraggio e gioia.Ritrovo oggi quello scritto e mi permetto di condividerlo perché, ancor più dopo
07 maggio 2024
Sezione dedicata con programma
A breve ci sarà la pubblicazione dei materiali utilizzati durante l’incontro che si è svolto presso l’istituto Sociale come da programma (vedi locandina).
RIVISTA
Il filo mai spezzato di una storia in evoluzione: così si potrebbe definire la retrospettiva in grado di spiegare la testata di questa Rivista.
Una storia, dunque, nel segno della continuità e della coerenza.