di Riccardo Maccioni
a cura di L. M. B.
Spesso, anche se sembra un paradosso, non conosciamo bene neanche noi stessi. E quindi non sappiamo neppure cosa dovremmo desiderare. Per scoprirlo occorre uscire dal nostro piccolo mondo di riferimento, così da poterci osservare senza pregiudizi, in modo libero. Non a caso, parlando di vita dello spirito, si cresce nella misura in cui riusciamo a spogliarci delle nostre certezze, dei nostri sterili autocompiacimenti. Essere grandi significa farsi piccoli, liberare il posto occupato dal nostro egoismo per lasciare spazio al mistero. Ma la strada per arrivarci è lunga e spesso fatichiamo a vederla. In questa preghiera il monaco russo Filarete di Mosca richiama l’insegnamento evangelico secondo cui l’uomo non sa neppure cosa chiedere al Signore, perché ignora cosa sia meglio per lui.