a cura di L. M. B.
Camaldoli. Sae, a scuola anche di dialogo interreligioso,
Volge al termine la sessione di formazione ecumenica del Sae al Monastero di Camaldoli. L’inizio delle giornate è scandito dalla campana che annuncia la prima preghiera nella foresta dove è già iniziata la sinfonia intessuta delle voci del torrente, dei venti e degli uccelli. Una comunità ecumenica, quella del Sae, è accolta nella comunità monastica a sua volta accolta nella comunità della foresta, nell’abbraccio di Dio. Questa comunità di comunità ha ascoltato giovedì le voci di credenti delle religioni induista, buddhista e islamica. «Siamo e abbiamo ricchezze attraverso le quali ognuno di noi può arricchire e stimolare l’altro. Cerchiamo ancora, cerchiamo insieme, cerchiamo oltre» è la frase che ha suggellato l’incontro.