a cura di LMB
In questa fase di transizione ecologica, necessariamente accelerata a causa dei disastri e degli effetti combinati del cambiamento climatico e dell’accelerazione della globalizzazione, capita che intere organizzazioni -finora concentrate esclusivamente sulla propria attività (sia essa sportiva o culturale od assistenziale e sociale)- entrino in condivisione sol percorso di ‘conversione ecologica’ auspicato da papa Francesco. È così per il CAI – CLUB ALPINO ITALIANO. Un soggetto da sempre vicino alla natura, ma mai come ora esposto agli effetti dei cambiamenti climatici: tragici nell’impatto sulle nostre Alpi e forse perfino esiziali per tutti i nostri ghiacciai. Salutiamo quindi con piacere le tesi del documento congressuale che alleghiamo: auspicando una decisa crescita numerica nella presa di coscienza dell’impegno che attende tutti indistintamente in difesa dell’ecosistema terracqueo