PREAMBOLO

Il Centro Studi “Teilhard de Chardin per il futuro dell’uomo”, riconosce i principi fondamentali e i valori etici condivisi dalla comunità scientifica internazionale posti alla base della ricerca scientifica e tecnologica, dell’insegnamento e di ogni altra attività universitaria e para – universitaria.
Il Centro Studi, consapevole dell’importante funzione sociale della formazione e della ricerca, adotta la prassi accademica ormai affermatasi in ambito etico e quindi promuove un elevato livello di responsabilità e d’impegno sociale, istituzionale ed individuale. Considera l’etica e la responsabilità dei comportamenti quali valori fondamentali per il perseguimento delle finalità istituzionali, per favorire il merito e l’eccellenza, lo scambio con la comunità scientifica nazionale ed internazionale, la creazione d’un ambiente professionale aperto al dialogo e alle
corrette relazioni interpersonali, la tutela dei valori della persona in tutti i suoi aspetti.
Con l’emanazione del Codice Etico e di Comportamento, di seguito denominato “Codice”, il Centro Studi richiede alla propria comunità di persone, nel rispetto dei ruoli e delle specifiche competenze, di osservare e di promuovere:
I – i principi fondamentali riconosciuti dalle Convenzioni e dalle Carte dei diritti umani adottati in sede internazionale, europea e nazionale; i principi etici della Magna Charta Universitatum, richiamati nelle Guidelines for an Institutional Code of Ethics in Higher Education; dell’European Charter for Researchers e dal Code of Conduct for the Recruitment of Researchers; della Carta dei diritti degli studenti Universitari;
II – le norme costituzionali e le disposizioni dell’ordinamento nazionale relative alla trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle Istituzioni Accademiche e Scolastiche; alla prevenzione e repressione della corruzione e dell’illegalità;
III – i principi costitutivi e d’indirizzo enunciati nel proprio Statuto, che qui si intendono integralmente richiamati.

 

Art. 1 – Finalità

Il Codice individua i valori fondamentali della comunità che si raccoglie attorno al Centro Studi, promuove il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà individuali, nonché l’accettazione di doveri e responsabilità etico-sociali nei confronti dell’Istituzione di appartenenza, definisce le regole di condotta
nell’ambito della comunità e nei confronti di tutti coloro che direttamente o indirettamente entrano in relazione con il Centro Studi.
Le sue disposizioni non pregiudicano l’applicazione delle norme giuridiche in materia di responsabilità civile, penale, amministrativa, contabile e disciplinare.

 

Art. 2 – Ambito di applicazione

Il Codice è applicabile a tutte le figure che concorrono alle attività del Centro Studi: amministratori, soci, docenti, consulenti e collaboratori, studenti.

 

Art. 3 – Libertà, autonomia ed eccellenza nella ricerca e nella didattica

Il Centro Studi, in coerenza con lo spirito ed il metodo delle Università, riconosce l’autonomia della ricerca scientifica e la libertà dell’insegnamento come valori fondamentali per la creazione e la diffusione della conoscenza. S’impegna a promuovere un contesto scientifico ed istituzionale idoneo ad incentivare la formazione permanente, le relazioni di scambio nella comunità scientifica ed accademica nazionale e internazionale, quali presupposti per l’auspicata evoluzione culturale ed umana.

 

Art. 4 – Attività didattica e rapporti con gli studenti

Il Centro Studi considera prioritaria l’attenzione agli studenti ed alle nuove generazioni, verso le quali orienta la propria attività, anche in collaborazione con le Università e gli Istituti di formazione nazionali ed internazionali. Il rapporto tra docenti e studenti andrà ispirato ai principi d’integrità, fiducia, collaborazione e correttezza reciproca, rispetto della persona, pari opportunità e assenza di ogni discriminazione.

 

Art. 5 – Qualità e trasparenza nell’attività scientifica e di ricerca

Tutti i soggetti appartenenti al Centro Studi sono responsabili della qualità e della trasparenza della propria attività scientifica e di ricerca, nel rispetto dei più elevati standard etici relativi a metodologie, diffusione e utilizzo dei risultati. L’attività di ricerca non deve perseguire finalità ed obiettivi in contrasto con i principi e i valori promossi dal presente Codice. L’Università s’impegna a garantire la massima condivisione e la diffusione dei risultati della ricerca scientifica e promuove l’accesso alla conoscenza attraverso ogni mezzo idoneo.

 

Art. 6 – Tutela della proprietà intellettuale

Vengono riconosciuti i diritti, i brevetti e gli altri titoli di proprietà intellettuale; i diritti patrimoniali di sfruttamento sono a favore del Centro Studi, secondo i termini di legge. Nelle produzioni scientifiche collettive dev’essere riconosciuto e valorizzato il contributo di tutti i componenti del gruppo di ricerca. Dal novero dei coautori non vanno escluse le persone che hanno collaborato e, viceversa, incluse quelle che non hanno apportato contributi. Non è ammessa alcuna forma di plagio e disonestà intellettuale, sia essa intenzionale o derivante da condotta negligente o dall’abuso della posizione gerarchica o d’influenza.

 

Art. 7 – Merito, correttezza ed equanimità

Il Centro Studi riconosce e promuove il merito individuale, quale criterio essenziale di valorizzazione personale e professionale. A tal fine considera doverosi: la tutela della persona, il rifiuto di ogni discriminazione e fa propria la cultura delle pari opportunità. Inoltre fa divieto di qualsiasi tipo di molestie sessuali e morali, nonché di nepotismo e favoritismo e di abuso della propria posizione nelle relazioni interne ed esterne

 

Art. 8 – Responsabilità e indipendenza

Il Centro Studi è autonomo e pluralista, libero da condizionamenti e indipendente da qualsiasi centro d’interesse esterno. Richiede pertanto ai propri componenti di osservare, nello svolgimento dei propri compiti istituzionali nonché nelle attività di ricerca e di formazione, i principi di correttezza ed imparzialità, nell’esclusivo interesse dell’Istituzione ed evitando situazioni di conflitto di interessi. Ogni condotta va ispirata al principio etico di responsabilità, nel preciso rispetto delle funzioni assegnate, delle decisioni collegiali adottate, dei comportamenti organizzativi e del lavoro di equipe, secondo le migliori pratiche cooperative e secondo l’ottica del Dlgs 231/2001: tuttavia, in considerazione delle limitate dimensioni, non vengono al momento attivati il Modello organizzativo Gestionale né l’Organismo di Vigilanza.

 

Art. 9 – Tutela del nome e dell’immagine del Centro Studi

E’ esplicitamente richiesto a tutti i componenti di rispettare il nome e il prestigio del Centro Studi e di astenersi da comportamenti suscettibili di lederne l’immagine. Non è consentito l’utilizzo del nome e del logo per scopi non istituzionali o secondo modalità non previste dai suoi Organi. I suoi componenti non rilasciano, attraverso qualsiasi mezzo d’informazione e comunicazione, dichiarazioni pubbliche
in nome del Centro Studi senza espressa autorizzazione. I suoi componenti utilizzano tutti i mezzi di comunicazione in modo corretto e nel rispetto dell’Istituzione e della riservatezza delle persone, evitando di diffondere informazioni, testi o immagini che possano nuocere al nome e al prestigio del Centro Studi: il quale chiede a tutti i componenti di mantenere un comportamento rispettoso delle libertà costituzionali, del prestigio e dell’immagine del Centro Studi, anche nei rapporti con i “media” e nell’utilizzo dei “social media”.

 

Art. 10 – Tutela della riservatezza e protezione dei dati personali

Nel trattamento dei dati personali, il Centro Studi garantisce il rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali e della dignità dell’interessato. Richiede ai suoi componenti di utilizzare le informazioni relative alle attività nell’ambito del ruolo ricoperto. Ogni attività dovrà corrispondere agli eventuali obblighi di trasparenza ed in conformità alle disposizioni normative vigenti.

 

Art. 11 – Comunicazione interna e istituzionale

Essa dovrà sempre corrispondere a criteri di veridicità, secondo gli obiettivi della diffusione libera e aperta della conoscenza, in ottica di pluralismo.
L’uso del genere maschile nel linguaggio esprime soltanto esigenza di semplificazione ed è da intendersi come esteso a chiunque senza differenza alcuna.
I caratteri della scrittura (sito, rivista ed altri veicoli) dovranno rispondere a criteri di alta leggibilità.

 

Art. 12 – Diffusione della conoscenza

Il Centro Studi, consapevole della rilevanza sociale della ricerca e della riflessione teorica, promuove ed incentiva ogni forma di diffusione della conoscenza e dei risultati scientifici per contribuire allo sviluppo e al benessere della collettività. Il Centro Studi promuove la diffusione della conoscenza non solo attraverso modalità tradizionali, ma anche con l’accesso agli archivi istituzionali digitali e telematici: per finalità di consultazione ed eventuale riuso della letteratura scientifica e dei risultati della ricerca, nei limiti della normativa di tutela del patrimonio culturale, della proprietà intellettuale, della riservatezza e della protezione dei dati personali.

 

Art. 13 – Relazioni con Atenei e Istituzioni accademiche

Il Centro Studi coltiva e sviluppa percorsi di collaborazione in questa direzione, sia in ambito pubblico che privato che ecclesiale, nello spirito del pluralismo e alla
ricerca delle possibili convergenze operative e culturali. Ciò anche a livello sovranazionale: ove le relazioni si ispirano ai protocolli consolidati e delle Istituzioni europee ed internazionali.

 

Art. 14 – Attuazione del Codice

Tutte le figure appartenenti al Centro Studi sono tenute a prendere visione ed osservare il presente Codice Etico nonché ad adoperarsi, in relazione al proprio ruolo e alla propria responsabilità, per la prevenzione dei comportamenti che costituiscono violazione delle norme in esso contenute.

 

Art. 15 – Violazione del Codice

Eventuali comportamenti anomali vanno segnalati agli Organismi statutari. Eventuali violazioni del presente Codice, una volta verificate ed accertate, dovranno ricevere l’adeguata sanzione.