di Gianfilippo Giustozzi
 

L’articolo ricostruisce l’evoluzione del pensiero di Teilhard de Chardin sulla struttura dell’esperienza religiosa. Dai primi appunti di diario scritti in trincea nel 1915 agli ultimi scritti su di lui nel 1955, il pensatore gesuita sottolinea la necessità di “un altra teologia” per soddisfare i bisogni e le aspirazioni religiose di un genere umano che vive una fase di profondi cambiamenti. Oltre a indicare modi di pensare che riformulano l’esperienza cristiana nello spazio della visione evolutiva di un universo articolato dalle scienze naturali, tale discorso teologico deve rispondere ai bisogni degli esseri umani di fronte alla crescente espansione della tecnoscienza. L’opera di Teilhard si distingue come messaggio di un pensatore cristiano che si definisce “isolato” e “irregolare” in relazione a una cultura cattolica …

PAROLE CHIAVE: Teilhard de Chardin, Teologia cattolica, Scienza e teologia, Ultraumanesimo, Panenteismo

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