STATUTO
CENTRO STUDI
“TEILHARD DE CHARDIN – PER IL FUTURO DELL’UOMO”
Art. 1 – Costituzione e Sede
È costituita una associazione denominata CENTRO STUDI “Teilhard de Chardin” – per il Futuro dell’Uomo. La Associazione risponde ai principi e allo schema giuridico della “associazione non riconosciuta”, nell’ambito del più vasto genere di Associazioni disciplinato dal Codice Civile, dal D. Lgs. 3 luglio 2017, n. 117 (c.d. Codice del Terzo Settore) e dalle altre leggi in materia. Il CENTRO STUDI ha sede legale presso l’ISTITUTO SOCIALE, Corso Siracusa 10, Torino e potrà avere altre sedi operative.
Art. 2 – Princìpi fondamentali
La Associazione (d’ora innanzi Centro Studi) si costituisce per il perseguimento, senza scopo di lucro, delle finalità culturali, scientifiche e di valenza spirituale definite nella propria “Carta degli Intenti” mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di elaborazione intellettuale o di erogazione gratuita di denaro, beni e servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi, in conformità alla disciplina del Terzo Settore.
Il Centro Studi ha carattere laico, pluralista e apartitico e fonda la propria struttura sui principi della democrazia, sulla elettività e la gratuità delle cariche, sulla gratuità delle prestazioni fornite dagli aderenti e sulla attività di volontariato, così da intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, secondo l’etica cooperativa: quindi senza fini di lucro ed esclusivamente per fini di solidarietà sociale e di elevazione morale.
Art. 3 – Scopi
Il Centro Studi non ha scopo di lucro, non ha natura commerciale, non si propone come prevalente l’attività economica e non può distribuire utili. Il Centro Studi esercita in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale per il perseguimento di finalità culturali e scientifiche, educative e formative, quali:
1) l’organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del Terzo Settore;
2) la ricerca scientifica di particolare interesse culturale e spirituale: mediante convegni, seminari, premi di laurea, tirocini formativi: in proprio oppure tramite convenzioni con Università ed Istituti di studi e ricerche.
Esso si propone in particolare lo scopo di coltivare proseguire e sviluppare gli studi e le ricerche ispirandosi al pensiero ed all’opera di Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955): considerato quale straordinario ed originale ricercatore, il quale, mediante le sue elaborazioni sia in ambito scientifico che religioso, è approdato a una innovativa epistemologia: aprendo prospettive nuove per il dialogo fra le culture e le religioni, fra scienza e teologia, e per l’evoluzione spirituale dell’umanità, dalla Biosfera alla Noosfera alla Cristosfera.
Art. 4 – Oggetto
L’Associazione si propone di costituire un Centro di studio e di ricerca di eccellenza, che sia in grado di costituire:
- Un libero luogo di studio e di ricerca. attorno alle tematiche connesse al pensiero di Pierre Teilhard de Chardin
- Una sede di confronto fra differenti scuole e filoni di pensiero, attorno alle prospettive di unificazione planetaria e di convergenza umana
- Un osservatorio degli studi in materia, a livello nazionale e internazionale
- Un momento di raccordo con la Compagnia di Gesù ed altre istanze ecclesiali
- Uno strumento di collaborazione con Università, Istituti di studi e ricerche, Agenzie educative e Centri di formazione
- Una modalità di formazione superiore per laureati e laureandi, studenti e docenti
- Un punto di riferimento per teologi e studiosi italiani e stranieri
- Una occasione di crescita per gruppi e singoli cittadini motivati alle tematiche dell’evoluzione dalla Biosfera alla Noosfera alla Cristosfera.
A tal fine, il Centro Studi si propone:
4.1. di dotarsi di un proprio Comitato Scientifico
4.2. di pubblicare una propria Rivista
4.3. di istituire un proprio sito web
4.4. di pubblicare le tesi vincitrici dei Premi di Laurea
4.5. di dirigere Collane editoriali presso Case Editrici di fiducia
4.6. di dare vita ad una sezione documentale che raccolga scritti e pubblicazioni provenienti dagli archivi pubblici e privati (diari, lettere, documenti di vario genere), già studiati e catalogati, nonché di nuova acquisizione pubblici e privati (diari, lettere, documenti di vario genere)
4.7. di produrre materiali didattici (audio-video) finalizzati alla formazione e alla divulgazione
4.8. di realizzare una biblioteca specializzata, inizialmente virtuale, poi progressivamente strutturata, quale punto di riferimento per studiosi, ricercatori, studenti, appassionati, con possibilità di consultazione multimediale
4.9. di promuovere iniziative per il perfezionamento e l’inserimento di giovani, mediante le forme consentite incluso il Servizio Civile Universale; nonché di promuovere iniziative di scambi e viaggi di studio per il conseguimento degli scopi.
Per tutti tali scopi, il Centro Studi potrà: ricevere donazioni e lasciti da privati ed Enti laici ed ecclesiastici; oppure acquisire per donazione acquisto o concessione in comodato d’uso o legato; oppure anche usufruire di accessi ed usi in collaborazione con altri Enti mediante Convenzioni.
Art. 5 – Membri dell’Associazione
Sono membri dell’Associazione:
- I Fondatori
- I Soci Onorari
- I Soci Ordinari
- I Soci Sostenitori
5.1. Sono Fondatori le persone che hanno promosso il Centro Studi ed hanno preso parte al suo Atto Costitutivo: Amodio Vito Antonio, Castellini Mottura Gabriella, Cesarini Edmondo, Mazzoni Benoni Luciano, Tassone Bernardi Annamaria, Trianni Paolo, Zaoli Marina. Ai Fondatori è riconosciuta la facoltà di nominare la metà dei componenti il Consiglio Direttivo. Essi concorrono al raggiungimento degli scopi associativi mediante la formazione del Fondo Comune.
5.2. Sono Soci Onorari quelle persone che, per le loro qualità ed esperienze di docenti o studiosi emeriti, vengono ritenute degne di far parte ‘honoris causa’ del Centro Studi, ai quali è riconosciuto un ruolo consultivo; ai medesimi non è correlato alcun onere per la partecipazione al Centro Studi.
5.3. Sono Soci Ordinari quanti si riconoscono nelle finalità associative e ne condividono lo spirito e le regole Statutarie. Essi concorrono alla vita associativa mediante una quota annuale, stabilita dal Consiglio Direttivo; hanno diritto a prendere parte alla vita democratica associativa e potranno usufruire della partecipazione alle varie attività, conformemente alle loro competenze e attitudini.
5.4. Sono Soci Sostenitori quanti -siano persone fisiche o persone giuridiche- concorrono al sostegno delle attività del Centro Studi mediante versamenti, donazioni o lasciti; col diritto a prendere parte alla vita democratica associativa.
Art. 6 – Organi della Associazione
Sono Organi dell’Associazione:
– il Presidente;
– l’Ufficio di Presidenza;
– il Consiglio Direttivo;
– il Comitato Scientifico;
– il Tesoriere
– l’Assemblea.
La durata delle cariche è di tre anni. Ciascun membro è rieleggibile per due mandati consecutivi. Il Comitato scientifico non ha scadenza.
Art. 7 – Presidenza
Il Presidente viene nominato dal Consiglio Direttivo, tra i propri componenti: così come il vice Presidente Vicario e il terzo membro dell’Ufficio di Presidenza. Questo costituisce la forma collegiale della Presidenza, quale organismo consultivo permanente, avente lo scopo di assicurare continuità – collegialità – efficacia nella guida del Centro Studi. Con piena facoltà del Presidente di renderlo funzionante con ogni modalità (anche telematica e telefonica).
Il Presidente ha la legale rappresentanza dell’Associazione. Sono altresì sue facoltà: la convocazione e la presidenza degli Organi associativi, con la responsabilità per la nomina del segretario, la tenuta dei verbali di seduta e dei Libri Sociali. Il Presidente inoltre cura le relazioni con Enti, Istituzioni, Soggetti pubblici e privati ed altri Organismi, laici od Ecclesiastici, anche al fine di instaurare rapporti di collaborazione e sostegno delle singole iniziative del Centro Studi.
In vista della scadenza degli Organi, almeno un mese prima della scadenza del mandato del Consiglio Direttivo, il Presidente d’intesa con l’Ufficio di Presidenza convoca l’Assemblea per il rinnovo degli Organi.
Art. 8 – Consiglio Direttivo
Il Consiglio Direttivo è previsto con composizione variabile: da 7 (sette) a 13 (tredici) membri, designati dalla Assemblea; il numero viene fissato in occasione di ogni rinnovo delle cariche. Esso elegge a maggioranza assoluta il Presidente, il Vicepresidente vicario, il terzo membro dell’Ufficio di presidenza, il Direttore del Comitato Scientifico, il Tesoriere; ed attribuisce le relative deleghe; approva inoltre il nome proposto dal Presidente per la redazione del verbale di seduta.
Il Consiglio Direttivo si riunisce ogni qualvolta il Presidente lo ritenga opportuno e comunque almeno una volta ogni sei mesi. Le riunioni sono valide con la presenza della metà più uno dei componenti; anche mediante collegamento telematico. Le deliberazioni si adottano a maggioranza dei presenti. In caso di parità, prevale il voto del Presidente. Il Consiglio ha pieni poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione entro i limiti fissati dal programma annuale e dal bilancio preventivo approvati dalla Assemblea, ad esclusione dei poteri riservati al Presidente o all’Assemblea.
In particolare, sono facoltà del Consiglio Direttivo:
a) predisporre la bozza dei bilanci preventivo e consuntivo, della relazione e del programma annuali, poi da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;
b) deliberare l’accettazione di lasciti, donazioni e contribuzioni varie; nonché l’affidamento di incarichi, consulenze, mandati;
c) proporre all’approvazione dell’Assemblea un eventuale Regolamento interno e le eventuali modifiche dello Statuto;
d) nominare i componenti del Comitato Scientifico e il relativo Direttore;
e) condividere annualmente gli indirizzi che il Direttore intende assegnare al Comitato Scientifico; individuare in base ai piani di attività annuali approvati, le modalità di interrelazione fra Consiglio Direttivo e Comitato scientifico ed inoltre consultarlo per pareri in ordine a decisioni aventi connotazioni di carattere scientifico: sia per iniziative che per pubblicazioni.
Art. 9 – Comitato Scientifico
Il Comitato Scientifico è composto da docenti universitari e da altri esperti, anche stranieri, individuati dal Consiglio Direttivo, con conoscenze e competenze negli ambiti individuati dalla Carta degli Intenti. Il Direttore ha sempre facoltà di proporre nuovi inserimenti od eventuali esclusioni, indicandone le motivazioni.
Il Comitato Scientifico funge da organismo consultivo del Consiglio Direttivo su tutti gli aspetti documentali, storici, scientifici e culturali connessi con le attività del Centro Studi. A tal fine, il Direttore del Comitato Scientifico, annualmente, propone al Consiglio Direttivo per l’approvazione, un piano di attività relativamente ai contenuti degli studi e delle iniziative nonché delle ricerche, al reperimento, alla documentazione, all’attivazione di rapporti con altri Istituti o Centri studi italiani ed internazionali, alla collaborazione con Università e studiosi italiani ed internazionali, all’organizzazione di convegni ed eventi temporanei, e a quant’altro ritenga utile per la promozione e/o l’organizzazione e/o la realizzazione e/o la gestione.
Il Comitato Scientifico ha facoltà di adottare autonomamente le proprie modalità di funzionamento e gestione. Il Direttore terrà informato il Consiglio Direttivo, al quale partecipa di diritto, sulle articolazioni interne del Comitato Scientifico: garantendo al meglio le adeguate forme di autonomia fra le discipline ma anche la necessaria interdisciplinarietà. A tal fine verranno individuati i referenti delle rispettive aree disciplinari. Infine, il Comitato Scientifico valuterà quando possa essere opportuno il coinvolgimento o la consultazione dei Soci Onorari od Emeriti.
I componenti del Comitato Scientifico hanno facoltà discrezionale di aderire quali Soci ordinari.
Art. 10 – Assemblea
L’Assemblea, composta da tutti gli Associati: Fondatori, Onorari, Ordinari, Sostenitori (per questi ultimi in caso di persona giuridica mediante la delega del legale rappresentante).
Essa è convocata in seduta ordinaria, almeno una volta l’anno, dal Presidente mediante formale convocazione anche per via telematica della adunanza (almeno 10 giorni prima), con la precisazione di data, ora e luogo (in prima ed occorrendo in seconda convocazione). L’Assemblea si riunisce altresì su richiesta di almeno un decimo degli Associati, o di almeno un terzo dei membri del Consiglio Direttivo, o per volontà del Presidente ogni qual volta egli ne ravvisi la necessità.
La seduta deve essere validata mediante verifica poteri; la partecipazione è valida anche tramite collegamento telematico: in prima convocazione con la presenza di almeno la metà più uno dei soci; in seconda convocazione qualsiasi sia il numero dei partecipanti.
Le deliberazioni relative alla modifica dello Statuto o allo scioglimento o alla devoluzione del patrimonio dell’Associazione debbono essere adottate con la presenza e il voto favorevole dei tre quarti degli Associati aventi diritto al voto, nell’osservanza di quanto disposto dal Codice del terzo Settore.
Sono compiti della Assemblea:
a) nominare i membri del Consiglio Direttivo;
b) nominare il revisore dei conti se ritenuto necessario;
c) approvare il bilancio preventivo e consuntivo su proposta del Consiglio Direttivo;
d) approvare la relazione finale ed il programma annuale formulato dal Consiglio Direttivo;
e) approvare eventuali regolamenti interni proposti dal Consiglio Direttivo;
f) stabilire l’entità del contributo annuale che deve versare ciascun Socio Fondatore e di quello che deve versare ciascun Socio Ordinario.
Art. 11 – Fondo Comune
Non essendo previsto altro patrimonio, viene costituito dai Fondatori un Fondo Comune, quale fonte di finanziamento iniziale e quale garanzia verso terzi: il quale verrà via via incrementato dai versamenti dei Soci ed al quale verrà destinato ogni eventuale finanziamento esterno (sia esso in denaro, beni o servizi). Il Fondo verrà custodito dal Tesoriere che ne dovrà rendere conto annualmente alla Assemblea.
Art. 12 – Clausola di rinvio
Per quanto non espressamente previsto nel presente Statuto vale la normativa vigente: pertanto si rinvia al C.C. ed al Codice del Terzo Settore ogni problematica relativa ad esclusione, recesso, scioglimento, liquidazione, eventuale nomina dell’Organo di controllo.
Art. 13 – Norma transitoria
Gli organi della Associazione potranno operare validamente e legittimamente nella composizione determinata in Atto Costitutivo. Analogamente le sedi operative vengono ritenute immediatamente agibili.