L'inventore del microprocessore: "Ciò che conta è oltre l'invisibile"
a cura di L. M. B.
il Giornale
di Eleonora Barbieri 30 Giugno 2024 - 06:00 "Unisco scienza e spiritualità per ridare senso all'universo"
Dopo avere inventato il primo microprocessore al mondo (l'Intel 4004) e posto le basi del successo straordinario della Sylicon Valley, grazie al silicio e alle sue applicazioni, e dopo avere anche sviluppato i primi touchscreen, il fisico e inventore vicentino Federico Faggin, all'apice di una carriera eccezionale, ha abbandonato la strada di imprenditore per occuparsi della coscienza. Ormai la studia da trentacinque anni. Quello che ha scoperto lo racconta in Oltre l'invisibile (Mondadori, pagg. 306, euro 22). Federico Faggin, che cosa è «oltre l'invisibile»? «È ciò che è conoscibile solo attraverso la coscienza. La nostra interiorità è già privata: quello che provo non riesco a trasferirlo agli altri, così come lo provo. Questo aspetto dell'interiorità è comune alla fisica quantistica, perché anche l'informazione quantistica non si può riprodurre: essa rimane privata, conoscibile solo dal sistema che è in quello stato».
ALTRA INTERVISTA "Oltre l'invisibile" - Federico Faggin in conversazione con Giancarlo Guerreri (video) >
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